Il citizen journalism, un nuovo modo di fare giornalismo

di Antonio Salvatore Contu

Il ventunesimo secolo è il secolo della rivoluzione tecnologica, dell’applicazione dei nuovi
sistemi di comunicazione, dell’avvento dell’intelligenza artificiale e di una pseudo-rivoluzione
della comunicazione e del giornalismo.
Il modo di comunicare è cambiato e soprattutto il giornalismo. Da anni questo settore sta
attraversando una crisi importante, in primis i giornali cartacei. Si fanno sempre più strada
nuovi modelli di giornalismo, che tendono a distaccarsi dall’informazione mainstream con
l’obiettivo di vivere in prima persona la notizia e di raccontarla in tempo reale.
Da qui il concetto di “citizen journalism”, o giornalismo partecipato, una nuova costola di
questo settore così variegato. I primi esempi di citizen journalism coincidono con l’inizio della
crisi del giornalismo, all’inizio degli anni ‘90.

X, LA CULLA DEL JOURNALISM IRL

È un nuovo modo di trattare la notizia, più verticale e grezzo, ma estremamente efficace.
Negli Stati Uniti verrebbe definito “Journalism IRL”, ovvero “in real life”, poiché si testimonia
sul momento a cosa si sta assistendo. Anche in Italia è arrivato questo movimento, con tanti
giornalisti che hanno adottato questo stile, soprattutto in momenti concitati come
manifestazioni o scioperi.
E a questo stile non si rifanno solo i giornalisti, ma anche persone comuni, soprattutto grazie
a X, ex Twitter. Indicizzando molto bene la notizia e ponendo un target ben preciso, le
persone comuni riescono a far circolare scoop o breaking news ottenendo molte più
visualizzazioni di una testata online.

DAI QUARTIERI POPOLARI AI BORSEGGIATORI IN METROPOLITANA: L’ESEMPIO CICALONE

A proposito di Journalism IRL, in Italia l’esempio lampante è quello di Simone Cicalone,
youtuber romano ed ex pugile. Cicalone ha avuto un impatto mediatico devastante, con
video realizzati insieme a tanti amici pugili. Generalmente i suoi contenuti sono di due
tipologie: nella prima racconta storie autentiche dei quartieri popolari delle città italiane ed
estere; nella seconda testimonia tutto quello che succede nelle viscere di Roma, ovvero
nella metropolitana. Proprio grazie a quest’ultima serie di video ha avuto una crescita
pazzesca di visualizzazioni, di consensi e anche di dissensi. Da un lato la maggior parte
delle persone lo apprezza perché ha fatto emergere un serio problema che affligge la
metropolitana romana e non solo, dall’altro viene criticato per dei modi rudi, definiti da alcuni
addirittura minacciosi.
Il suo stile è molto semplice: operatrice che lo riprende e lui che dribbla le persone in
metropolitana a caccia dei famigerati borseggiatori. Cicalone, che non ha mai cercato le luci
della ribalta, si è ritrovato di colpo a essere intervistato in tutti i talk show più importanti
italiani, da “L’aria che tira” su La7 a “Quarta Repubblica” su Rete4, da “Porta a Porta su Rai1
a “Pomeriggio 5” su Canale 5. Dei palcoscenici in cui ha imparato a destreggiarsi, anche se
lo si vede più a suo agio nelle banchine della metro A romana.

ANCHE YOUTUBE SPOSTA GLI EQUILIBRI

Il citizen journalism sta riscuotendo un grande successo soprattutto tra i giovani e la
generazione Z. Stanchi dei giornali e dei metodi tradizionali, preferiscono seguire un
Cicalone o uno youtuber che testimonia un determinato evento in prima persona anziché
leggere un editoriale di una grande firma.

Recentemente mi ha colpito un commento trovato su Youtube nel mentre che guardavo un
video di uno youtuber italiano, Alessandro Della Giusta.

Lo youtuber in questione ha trattato con la tecnica del journalism IRL il caso della setta FLDS negli Stati Uniti e credo che questo sia il commento che spieghi perché questa tipologia di contenuti piaccia così tanto: tutto ciò che lo youtuber, o il giornalista, vede è documentato e ogni dubbio viene fugato, la community si appassiona e c’è una vera e propria interazione tramite i consigli e i commenti e, soprattutto, perché è indipendente.

Non c’è alcun tipo di censura da parte di terzi. Ciò che accade avviene in un contesto congeniale all’autore, che decide in prima persona se pubblicare determinate scene o no.

SMINUIRE LA FIGURA DEL GIORNALISTA E LE FAKE NEWS: I RISCHI

Il citizen journalism quindi viene inteso come una nuova forma di giornalismo che anno dopo anno sta spopolando sempre di più. Il rischio maggiore è quello di sminuire la figura classica del giornalista, anche se anche questa figura si sta evolvendo progressivamente. Un altro rischio importante è la diffusione delle fake news, sempre di più e sempre più elaborate. Il mondo dell’informazione però è cambiato, che piaccia o no.

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